mercoledì 12 dicembre 2007

domenica 9 dicembre 2007

sabato 8 dicembre 2007

VOGLIAMO RECUPERARE CIO' CHE ABBIAMO PERSO?

.....Nostro primo compito quindi deve essere quello di persuadere la gente. Bisogna che noi richiamiamo l'attenzione degli uomini sui mali che soffrono e sulla possibilità di distruggerli, bisogna che suscitiamo in ciascuno la simpatia pei mali altrui ed il desiderio vivo del bene di tutti. A chi ha fame e freddo noi mostreremo come sarebbe possibile, e facile, assicurare a tutti la soddisfazione dei bisogni materiali. A chi è oppresso e vilipeso, noi diremo come si può vivere felicemente in una società di liberi e di uguali, a chi è tormentato dall'odio e dal rancore, noi additeremo la via per raggiungere, armando i propri simili, la pace e la gioia del cuore. E quando saremo riusciti a far nascere nell'animo degli uomini il sentimento di ribellione contro i mali ingiusti ed evitabili di cui si soffre nella società presente, ed a far comprendere quali sono le cause di questi mali e come dipenda dalla volontà umana l'eliminarli, quando avremo ispirato il desiderio vivo, prepotente, di trasformare la società per il bene di tutti, allora i convinti...si uniranno e vorranno, e potranno, attuare i comuni ideali. Sarebbe assurdo ed in contraddizione col nostro scopo il voler imporre la libertà, l'amore fra gli uomini, lo sviluppo integrale di tutte le facoltà umane, per mezzo della forza. Bisogna dunque contare sulla libera volontà degli altri, e la sola cosa che possiamo fare è quella di provocare il formarsi ed il manifestarsi di detta volontà. Ma sarebbe però egualmente assurdo e contrario al nostro scopo l'ammettere che coloro i quali non la pensano come noi c'impediscano di attuare la nostra volontà, sempre che essa non leda il loro diritto ad una libertà eguale alla nostra....Ma a questo si oppongono - e si oppongono colla forza brutale - coloro che sono beneficiari degli attuali privilegi e dominano e regolano tutta la vita sociale presente....Essi hanno polizie, magistrature, eserciti creati appositamente per difendere i loro privilegi....Gelosi dei loro interessi presenti e immediati, corrotti dallo spirito di dominazione, paurosi dell'avvenire, essi, i privilegiati, sono, generalmente parlando, incapaci di uno slancio generoso, sono incapaci benanco di una più larga concezione dei loro interessi....Al popolo che vuole emanciparsi non resta altra via che quella di opporre la forza alla forza. Risulta da quanto abbiamo detto che noi dobbiamo lavorare per risvegliare negli oppressi il desiderio vivo di una radicale trasformazione sociale, e persuaderli che unendosi, essi hanno la forza di vincere, dobbiamo propagare il nostro ideale e preparare le forze morali e materiali necessarie a vincere le forze nemiche, e ad organizzare la nuova società....Noi abbiamo da fare cogli uomini quali sono nell'attuale società, in condizioni morali e materiali disgraziatissime, e c'inganneremmo pensando che basta la propaganda per elevarli a quel grado di sviluppo intellettuale e morale che è necessario all'attuazione dei nostri ideali. Tra l'uomo e l'ambiente sociale vi è un'azione reciproca. Gli uomini fanno la società come essa è, e la società fa gli uomini come essi sono, e da ciò risulta una specie di circolo vizioso. Per trasformare la società bisogna trasformare gli uomini, e per trasformare gli uomini bisogna trasformare la società....

Frammenti tratti dal programma anarchico di Errico Malatesta

Forse possiamo ripartire da questo?

Mi aspetto riflessioni e spunti, anche e soprattutto critici, ovviamente.